pugnetti
giochi senza oggetto
DA: Giochi tradizionali d’Italia: Guida dalla A alla Z per bambini di ogni età
Di Andrea Malossini
PUGNETTO
Uno dei giocatori, stabilito per sorteggio, sta sotto, e si mette in un punto prestabilito, detto “casa”, tenendo la mano sinistra in tasca e quella destra in alto col pugno chiuso. Gli altri si dispongono tutti intorno. Al via, chi sta sotto lascia la casa e inizia a rincorrere i giocatori, cercando di colpirli sulla schiena col pugno. Chi viene colpito, deve prendergli la mano sinistra e con lui rincorrere gli altri. A mano a mano che i giocatori sono catturati, devono afferrare la mano libera del giocatore che per ultimo si è legato. Piano piano si formerà una catena, ai cui lati ci sarà a destra chi per primo aveva iniziato il gioco, e a sinistra l’ultimo catturato, entrambi con la mano alzata e il pugno chiuso. Il gioco termina quando tutti i giocatori meno uno sono stati catturati. Chi resta per ultimo vince, e inizia il gioco successivo. Chi è ai bordi della catena deve rimanere sempre col pugno chiuso e il braccio in alto: se si dimentica, abbassando il braccio o aprendo la mano, può essere percosso dai giocatori liberi, fino a quando non trova scampo nella casa. In questo caso il gioco riprende dall’inizio.
Cinquanta giuochi fanciulleschi monferrini -
estratto da: Archivio per lo studio delle tradizioni popolari
di Guseppe Ferraro
XI. Pign pignett (Pugno pugnetto).
I giocatori mettono i loro pugni l’uno sopra l’altro ed uno dice: Pign pignett - Csa jeli drent - Dlor e dlargent – Chi j l’ha bità? – In gatt rabià- Fuff-fuff . E si bisticciano come a cacciare un gatto rabbioso. Il gioco è detto in Sicilia Tuppi-tuppi, a Ferrara pugn—pugnetta; in ambedue i raffronti si parla di gatti da cacciare; singolare coincidenza tra provincie così lontane fra loro.
DA Giuochi fanciulleschi siciliani