toton
giochi antichi
Da https://fr.wikipedia.org/wiki/Toton
Il toton è una trottola in legno o altri materiali come l' avorio , costituita da un cubo attraversato da un asse. Lo buttiamo su una tabella di numeri con la speranza che si fermi su quello che volevamo. Conosciuto fin dall'antichità romana , il toton prende il nome dal latino totum ("tutto") perché veniva utilizzato per i giochi d'azzardo secondo il principio dei dadi.
Ciascun lato del perimetro era contrassegnato da una lettera: A ( accipe , "ricevere"), D ( da , "dare"), P ( pone , "posa") e T ( totum , "tutto", prendere tutto problemi).
Questo gioco è famoso, in particolare per il ritratto dipinto da Chardin con il titolo l'Enfant au toton .
Particolare del dipinto a olio "Giochi di bambini " (118x161 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1560 e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Nel mondo:
Perinola?? in Spagna e Latinoamerica
Teetotum per gli anglosassoni
Toton per i francesi.
Nimmgib per i tedeschi
Sevivon o dreidel per gli ebrei
Barralliccu - SARDEGNA
Da https://jueguemosya.blogspot.com/2020/04/barrallicu.html
Su barrallicu è una sorta di trottola e viene usato per l'omonimo gioco tradizionale sardo: su pipiriponi.
Non si conoscono le origini esatte del gioco, ma è certo che si è diffuso nel Campidano, soprattutto in quello di Cagliari. È praticamente sconosciuto al centro e al nord della Sardegna.
Su barrallicu oggi viene prodotto da alcune falegnamerie artigiane, ma fino a poco tempo fa veniva costruito quasi esclusivamente a mano, spesso dagli stessi giocatori. I più abili riuscivano ad intagliare bene il legno e ad ottenere un oggetto elaborato, mentre gli altri se la cavavano anche con un cubo di legno nel cui centro piantavano un chiodo lungo che sporgeva da un lato e dall'altro. Gli stessi bambini erano in grado di prepararlo in questo modo.
Sostanzialmente su barrallicu è costituito da un cubo di legno di 2 cm circa per lato di ogni faccia nella quale va inserito un perno centrale, sempre di legno o di metallo che, da un lato, sporge dal cubo di 1 cm per formare la punta e, dall'altro, di circa 3 cm per facilitare la presa.
Su ogni faccia va inserita, dipinta o incisa, una lettera:
• la T che indica "totu", cioè "tutto",
• la M che indica "mesu" (o "mitadi"), cioè "metà",
• la N che significa "nudda", cioè "nulla",
• la P che sta per "poni", cioè "metti".
Sevivon o dreidel è un oggetto ludico tipico della festa di Chanukah. È simile, per esempio, al Barralliccu sardo.
Si tratta di una sorta di trottola a quattro facce: su ciascuna delle facce è impressa una lettera dell'alfabeto ebraico: נ (Nun), ג (Gimel), ה (He), ש (Shin) che formano l'acronimo che sta per "נס גדול היה שם" (Nes Gadol Hayah Sham – "Un grande miracolo accadde là"). Queste lettere fanno anche parte di una frase mnemonica per ricordare le regole del gioco d'azzardo in cui si usa il dreidel: Nun sta per la parola Yiddish nisht ("niente"), Hei sta per halb ("metà"), Gimel per gants ("tutto"), e Shin per shtel ayn ("metti").
In Israele, la quarta faccia del sevivon, di regola, riporta la lettera פ (Pe), rendendo l'acronimo, "נס גדול היה פה", Nes Gadol Hayah Poh, ovvero "Un grande miracolo accadde qui", in riferimento al miracolo che è accaduto nella terra di Israele.