tsan - GIOCO POPOLARE

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Il gioco popolare
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tsan

giochi tradizionali
Tsan, tradizione che non muore, gioco di rudi pastori di una umile terra.
Di Gianni Torrione 1959 -   https://www.tsanvda.it/storia-e-cultura/storia/

Da ASSOCIACHON VALDOTENA TSAN
Loc. Les Iles, 1 | PalaFent  11020 Brissogne (Ao) - Valle d'Aosta
Mail: info@tsanvda.it   Segreteria:    avtdirettivo@hotmail.com - www.tsanvda.it/

Le origini
L’origine di questo sport risale a epoche molto remote per cui non è possibile stabilire con esattezza quando e dove sia nato.
Il termine “tsan” deriva dal latino «campus» ed è presumibile che i primi a praticarlo siano stati i pastori durante le lunghe ore in cui sostavano nei prati ad accudire il bestiame. Era un gioco strettamente legato ai ritmi della campagna e delle attività agricole. Infatti, in passato si giocava fino a quando non giungeva il momento di salire ai pascoli alpini, allora il boquet veniva riposto nel cassettone e lì rimaneva per tutto il resto dell’anno.
Torrione cita una consuetudine che sarebbe già stata in uso nel 1600 in Val d’Ayas, secondo la quale, per evitare di calpestare i prati durante la crescita del fieno, il gioco dello tsan era permesso fino a quando l’altezza dell’erba non superasse quella del boquet (Torrione 1959).
La più antica testimonianza tangibile della pratica di questo sport risale al 1781, data incisa a fuoco insieme a delle iniziali, su un “boquet” ottagonale in legno rinvenuto a Saint-Vincent durante la ristrutturazione di una casa. È dunque logico pensare che già molto tempo prima il gioco fosse in voga fra i montanari valdostani (Daudry, 1990).


Giovanni Thoux, “Joà de noutra tera, jeux traditionnels en Vallée d’Aoste”

Nel libro di Giovanni Thoux, “Joà de noutra tera, jeux traditionnels en Vallée d’Aoste”, in cui lo scultore ripercorre i momenti salienti dei giochi trazionali valdostani nei suoi splendidi pannelli in bassorilievo, Pierino Daudry cita un manoscritto inedito di Claude François Bich:
“L’ancien presbitère de Chatillon… fut rebati entiérement par le Chanoine Mathieu Dauphin de Nus, curé de Chatillon dans les années entre le 1810 et 1815 presque tout à ses frais… Mr. Dauphin était l’ami de tous les jeunes gens d’alors et il faisait la partie du Jeu du Chan et tant il était habile et agile qu’il se plagait méme dans un cuvier d’où il bondissait pour atteindre le Chan”

La simpatica figura di questo parroco giocatore che balzava da una tinozza per intercettare con il boquet lo tsan in volo, rappresenta, al momento, la testimonianza scritta più antica che abbiamo sul gioco dello tsan. Pochi anni dopo, verso il 1835, uno scrittore di Fiesole, in provincia di Firenze, ci fornisce una descrizione dello Champ. L’autore, Attilio Zuccagni Orlandini, paragona lo tsan, in termini di destrezza e abilità necessarie, al pallone con bracciale, praticato all’epoca in quasi tutte le regioni italiane (Thoux, 2011).

La prima cronaca scritta di una partita di tsan risale al 13 aprile del 1894 con la pubblicazione sul settimanale «Le Mont Blanc» del seguente articolo:
Un pari avait été engagé par les jeunes gens de Nus et ceux de Chatillon pour le fameax jeu du Baculot (Chamt) qui les pasionne énormément. Les Chatilloneins ont gagné la gageure, et M. le chev. A. D’Hérin qui en fesait partie, heureux de ce triomphe, délogea de sa cave un baril de vin qui mit en bonne humeur ses amis
Altre partite si susseguirono negli anni e nei decenni successivi le cui cronache, oltre che sul già citato “Le Mont Blanc”, apparsero su altri periodici quali “Le Duché d’Aoste” e “La Doire”. Tali incontri, con le rispettive rivincite, hanno coinvolto le rappresentative di diversi paesi che in maniera formale si mettevano d’accordo su dove disputare gli incontri e secondo quali regole. I comuni di cui abbiamo testimonianza sono Valtournenche, Chatillon, Nus, Brissogne, Quart, Saint-Vincent e Chambave (Daudry, 1981).

Nell’anno 1920, esattamente il 16 maggio, gli amanti dello Tsan di Chatillon si sono riuniti in un salone dell’Albergo “Trois Rois” per costituire ufficialmente la società, chiamata “Société du Tsan de Chatillon”, con un proprio statuto, composto da 21 articoli e di un regolamento, composto da 28 articoli.

1949: i primi campionati ufficiali
Appena un anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il 19 marzo 1946 prese il via la “Coppa Tzan”, una prima versione di campionato, triennale, non consecutivo, a cui partecipano 32 squadre.
Quando nel secondo dopoguerra è stata istituita l’Associazione Tsan Regionale lo Tsan era ampiamente diffuso. I primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale sono ricordati come anni ruggenti, nei quali a cura di una apposita commissione furono organizzati dei veri e propri campionati in cui dominavano i colori di Saint-Marcel e Brissogne. Nel 1949, il Consiglio Sociale ha varato un campionato diviso in tre serie, con il metodo dei gironi all’italiana. Questa nuova suddivisione ha fatto sì che il numnero delle squadre, in pochi anni, si sia moltiplicato (Torrione, 1959).

Fin dai primi anni è stata istituita una classe arbitrale dipendente direttamente dall’Associazione Tsan, che, oltre a garantire un regolare svolgimento delle gare, conferisce allo sport il necessario carattere di uniformità attraverso l’applicazione del Regolamento.
Dal 1950 viene istituito il Torneo Juniores per i ragazzi di età inferiore a 17 anni e, a partire dal 1954, è stato introdotto anche il Trofeo Autunnale.
Da ASSOCIACHON VALDOTENA TSAN
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